Gruppo di Psicoterapia

Gruppo di Biblioterapia

Dentro di sé. Psicoterapia e Letteratura

 

Istituto Italiano di Cultura di
Napoli

via Bernardo Cavallino, 89(“la Cittadella”); 80131 Napoli (Italia)
tel. 081 / 546 16 62 –  fax 081 / 220 30 22  – tel. mobile 339 / 285 82 43
ici@istitalianodicultura.org; sito www.istitalianodicultura.org

 

Libero Istituto Universitario Per Stranieri

“Francesco De Sanctis” (L.I.U.P.S.)

 

Settore FAD Formazione A Distanza
cisat@centrostudiarteterapia.orgwww.centrostudiarteterapia.org

 

Gruppo di Biblioterapia

Dentro di sé. Psicoterapia e Letteratura

 

Il Gruppo telematico di Biblioterapia intitolato Dentro di sé. Psicoterapia e Letteratura a cura del CISAT (Centro Italiano Studi Arte-Terapia), del Libero Istituto Universitario Per Stranieri “Francesco De Sanctis” (LIUPS) e dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli; anno accademico 2024-25 – è diretto dal prof. Roberto Pasanisi (psicologo clinico, psicoterapeuta e psicoanalista) ed è rivolto a tutti, ma specialmente a chi ha interesse e passione per la lettura e la letteratura.

Esso parte dall’assunto di base che in psicoterapia non va chi ha problemi – quelli li abbiamo tutti, altrimenti non saremmo vivi –; in psicoterapia va chi vuole risolverli; ovvero chi ha la voglia e la forza di affrontarli attraverso un percorso clinico (in questo caso di gruppo) di psicoterapia.

Sarà un percorso clinico speciale: infatti lo ‘strumento di cura’ sarà la letteratura. Saranno 8 incontri online di gruppo, a distanza di 30 giorni l’uno dall’altro, a partire ed intorno alla lettura di un romanzo che verrà indicato il mese precedente. Ciascun componente del Gruppo lo leggerà per suo conto e porterà nella seduta le proprie impressioni, sensazioni, emozioni, percezioni, sentimenti che il libro, la sua storia ed i suoi personaggi gli hanno suscitato od evocato sul piano personale: moti di identificazione, di empatia, di simpatia, di opposizione; illuminazioni su di sé, sulla propria vita sociale e relazionale e sul mondo nel quale vive ed interagisce, dal passato ad oggi; considerazioni, idee, progetti, prospettive, ricordi, fantasie – verrà meso in campo anche un lavoro di tipo immaginativo, simile a quello richiesto all’artista ed alle persone creative in genere, centrato non solo sul passato e sul presente, ma anche sulla progettualità del futuro e del lacaniano ‘desiderio’.

Nel Gruppo i membri sperimenteranno liberamente, ciascuno secondo il suo desiderio e la sua libertà, la possibilità di esprimere, vivere e condividere parti ed aspetti significativi di sé, a partire dall’esperienza di lettura del medesimo testo, uguale per tutti, in un ambiente accogliente, sereno, sicuro e protetto qual è il setting, ovvero il luogo simbolico e fisico della psicoterapia – un po’ come fa l’atleta in allenamento in palestra invece che in gara, ovvero senza limiti, senza ansie, senza giudizio, senza paure e senza obiettivi.

In ciascuna seduta di gruppo non si ricercherà soltanto l’affrontamento e la risoluzione di problematiche personale e/o relazionali, private e/o professionali, ma anche e soprattutto il miglioramento della propria vita personale, sociale e lavorativa, in direzione semplicemente del benessere e della qualità della vita.

La letteratura e le sue tecniche saranno lo ‘strumento terapeutico’ fondamentale ed il mezzo di autoconoscenza ed autorealizzazione elettivo, sia a livello personale che relazionale.

Il Gruppo sarà quindi anche l’occasione per mettere a frutto la propria passione per la lettura e la letteratura al fine di approfondire e migliorare la propria vita interiore ed esteriore.

Il modello clinico di riferimento degli incontri di gruppo sarà quello psicodinamico della Psicoarteterapia, una ‘psicoterapia d’avanguardia’ che è la più recente e moderna fra le ‘psicologie del profondo’.

Il Gruppo di Biblioterapia Dentro di sé. Psicoterapia e Letteratura assume ai nostri tempi – di fronte al disagio esistenziale, allo smarrimento psicologico e al malessere individuale e sociale diffuso nelle nostre società burocratiche e tecnocratiche –, un significato speciale, al punto di diventare una necessità sempre più imprescindibile.

In una società come la nostra, che si accanisce a distruggere sistematicamente nell’uomo ogni traccia d’umanità, a trasformare ogni individuo in un cieco ingranaggio dei meccanismi economico-produttivi, a renderci inesorabilmente omologati ai valori ed alle norme della ‘società di massa’ e della sua ineffabile sotto-cultura, la psicologia, nel senso ‘alto’ del termine, rappresenta uno degli ultimi, estremi baluardi che la morente ‘auto-coscienza critica’ può ergere allo strapotere fagocitante del benjaminiano «feticcio merce» e del dio denaro. L’exemplum classico è, in questo caso, illuminante: i Greci dicevano di avere due grandi educatori: Omero, prima, attraverso la poesia; Esopo, poi, attraverso la prosa. Noi ne abbiamo uno solo: l’orweliano Grande Fratello televisivo; e questo vale specialmente per le ultime generazioni: una ‘strage degli innocenti’ in cui esse, passivizzate e massificate, vengono allevate sin dall’infanzia negli occulti imperativi del potere e nei suoi stravolti valori. Come ha detto Louis Malle, «i giovani di oggi sono avvilenti: belli, eleganti, ben nutriti, ma tutti uguali».

Effettivamente l’omologazione appare essere uno dei fenomeni cruciali della post-modernità, come già della modernità (che anche le epoche storiche siano omologate?): è infatti sotto questo epocale segno che va letta la rovinosa caduta dei Paesi dell’Est europeo, dovuta al fondo – sia detto di là dagli speciosi inni alle «magnifiche sorti e progressive» dell’Occidente capitalistico – esclusivamente a ragioni di ordine economico, al richiamo irresistibile della fascinosa sirena del consumismo. Come ha scritto Umberto Eco, «nei secoli passati, se non ci piaceva il nostro tempo, chi poteva si spostava nello spazio e andava a vivere in una terra diversa per storia, usi e costumi. Oggi non si può più, al secolo (al suo stile) non si sfugge». «La ricerca del consenso di massa», d’altra parte, porta «a vedere come saggezza e salvezza non la comprensione facile dei misteri difficili, ma l’ovvietà che consola e non impegna. Questa è l’eredità del nostro secolo, e non abbiamo ancora regolato in attivo i conti col trionfo delle masse». Ed «È il denaro», ha detto Josif Brodskij, «che è responsabile della fusione antropologica di cui siamo testimoni. Il denaro è il peccato originale ma anche il peccato dell’avvenire. Il denaro è il vero ordinatore del mondo. […]: verrà il giorno in cui i popoli si distingueranno soltanto per i diversi tipi di valuta impiegata».

«Nel cuore di tutte le altre epoche vi era un nucleo vitale di immagini, nozioni e storie. Queste avevano il potere di parlare al cuore e alla mente. Oggi non è più così. Una scatola nera, posta al centro del mondo, spersonalizza tutto ciò su cui opera. I grafici, gli algoritmi e le funzioni hanno sostituito le parole e le icone, custoditi più dai manager che dai profeti». «In realtà è un’armonia complessiva, dove ogni uomo, per povero che fosse, aveva un posto, un ruolo e un senso (o credeva di averlo, il che fa lo stesso), che è stata irrimediabilmente spezzata dalla modernizzazione. […] Che società del benessere è mai quella che conosce il più diffuso malessere che sia stato registrato nella storia dell’uomo?». «L’uomo contemporaneo, consapevole di aver perduto la sicurezza degli antichi vincoli sociali e ideali, senza averne stabiliti di nuovi in luogo dei precedenti, diventa alienato, si sente sradicato e non sa più fondamentalmente come determinare gli scopi della sua esistenza e l’atteggiamento verso la vita».

Ci si iscrive compilando un modulo (che verrà fornito a richiesta tramite posta elettronica) e versando la quota associativa di partecipazione al Gruppo.

La quota associativa da versare è di € 400 complessivamente per l’intero Gruppo di Biblioterapia, divisibile in 2 rate di € 200 ciascuna (la prima da versare al momento dell’iscrizione).

Il Gruppo è a numero chiuso: massimo 8 partecipanti.

Il termine ultimo per l’iscrizione è l’8 gennaio 2025.

Il Gruppo inizierà venerdì 12 gennaio 2025 alle ore 18,30 per 2 ore, con 8 sedute in tutto a distanza di un mese ciascuna. Al momento dell’iscrizione e poi nel corso di ciascuna seduta verrà assegnato il romanzo da leggere, scelto sempre tra opere di alto e riconosciuto valore estetico.

Per informazioni ed iscrizioni, i contatti sono: telefono 081 / 546 16 62; fax 081 / 220 30 22; telefono mobile 339 / 285 82 43 (anche WhatsApp); posta elettronica cisat@centrostudiarterapia.org; fad@centrostudiarteterapia.org.

Comitato scientifico:  prof.ssa Margherita Lizzini (Presidente onorario – psicoterapeuta ad indirizzo analitico – già Presidente dell’A.R.P.A.D.); prof. Roberto Pasanisi (Presidente – psicologo clinico, psicoterapeuta e psicoanalista – Direttore, CISAT – Direttore, Istituto Italiano di Cultura di Napoli –  psicoarteterapeuta didatta – già direttore dei Dipartimenti e docente, Polo Universitario “Principe di Napoli”); prof. Steven Carter (professore di Lingua e letteratura inglese all’Università della California, Bakersfield, U.S.A.); prof. Giovanni Dotoli (professore emerito di Lingua e letteratura francese all’Università “Aldo Moro” di Bari e docente all’Università della Sorbona di Parigi); prof. Antonio Illiano (professore emerito di Lingua e Letteratura italiana alla University of North Carolina at Chapel Hill, U.S.A.); dott. Massimo Lanzaro (psichiatra – psicoterapeuta, già dirigente medico, ASL Napoli 2 Nord; già primario, Royal Free Hospital, Londra); prof. Giulio Marra (già professore ordinario di Lingua e letteratura inglese all’Università Ca’ Foscari di Venezia); dott. Pasquale Montalto (psicologo – psicoterapeuta ad indirizzo analitico esistenziale); dott. Rossano Onano (psichiatra); dott. Francesco Paolo Palaia (ASL 8, Vibo Valentia); prof. Robin Philipp (psichiatra – Consultant Occupational and Public Health Physician and Director, Centre for Health in Employment and the Environment Department of Occupational Medicine, Bristol Royal Infirmary, Bristol, Gran Bretagna); dott.ssa Maria Rosaria Riccio (psicologa – psicoterapeuta ad indirizzo gestaltista); prof. Guy Roux (neuropsichiatra – arteterapeuta – Presidente della SIPE [Société Internationale d’Art-Thérapie] – già docente alla Université Paris V, France); prof. Mario Selvaggio (professore di Lingua e letteratura francese all’Università di Cagliari); prof. Jean-Luc Sudres (Maître de Conférences in Psicologia, psicopatologo, Segretario Generale della Société Internationale de Psychopathologie de l’Expression et d’Art-thérapie [SIPE], UFR di Psicologia, Università di Tolosa “le Mirail”, Francia); prof. Mario Susko (già ordinario all’Università di Sarajevo; professore di Letteratura americana alla State University of New York, Nassau, U.S.A.); prof.ssa Magdalena Tyszkiewicz (Psychiatric Center in Gdynia, Polonia); prof. Násos Vaghenás (professore di Teoria e critica letteraria all’Università di Atene, Grecia); prof.ssa Wanda Żuchowicz (Psychiatric Center in Gdynia, Polonia).

 

Quota associativa per la partecipazione al Gruppo: € 400 complessivi

Durata del Gruppo: 8 sedute di 2 ore ciascuna, per 8 mesi, ogni 30 giorni

Iscrizione: entro l’8 gennaio 2025

Inizio: venerdì 12 gennaio 2025; ore 18,30

Modalità del Gruppo: A Distanza (telematica, on line)

su richiesta, per chi abbia interessi anche professionali: Attestato di frequenza.

1992-2021 - CISAT (Centro Italiano Studi Arte-Terapia) - via Bernardo Cavallino, 89 ("la Cittadella") 80131 Napoli tel. +39 081 5461662 - fax +39 081 2203022 - posta elettronica: cisat@centrostudiarteterapia.org

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